Esistono due tipi di buttermilk (o latticello): quello che si separa dal burro durante la sua prodizuone, e quello prodotto con fermenti lattici mesofili (Streptococcus lactis, eventualmente accompagnato da Leuconostoc citrovorum)
E' molto diffuso sia in Europa (ma non molto in Italia) e negli Stati Uniti. Si utilizza soprattutto come ingrediente in altre preparazioni, ma viene anche bevuto cosi' com'è. Il suo aspetto e il suo sapore sono intermedi fra quelli del latte e dello yogurt. E' cioe' piu' fluido dello yogurt e meno acido.
Usato nelle torte o nle pane, ha la proprieta' di renderli estremamente soffici. In mancanza, lo si puo' sostituire con meta' latte e meta' yogurt.
Il tipo fermentato, con i giusti fermenti o con un po' di buttermilk come starter, si puo' produrre in casa. Il metodo di seguito descritto, si riferisce a questo secondo caso.
Portare il latte a temperatura ambiente, lasciandolo fuori dal frigo per un po' o riscaldandolo per pochi secondi in microonde.
Aggiungere il buttermilk e mescolare bene.
Versare in un barattolo di vetro pulitissimo, chiudere con il coperchio e lasciarlo cosi' a temperatura ambiente per circa 24 ore.
Quando il latte risultera' ispessito velando le pareti del recipiente, il buttermilk sara' pronto.
Conservere in frigo.
Per chi vuole saperne di piu' consiglio il seguente link: Making buttermilk